Nata a Roma il 24 marzo del 1990, ha conseguito, a pieni voti e con lode, sia la laurea triennale in Scienze Naturali che la magistrale in Scienze del Mare e del Paesaggio Naturale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, discutendo rispettivamente la tesi “Adattamenti alla vita nelle acque dolci dello squalo zambesi” e la tesi “Studio del comportamento predatorio e influenza delle condizioni meteorologiche sulle strategie di attacco del grande squalo bianco, Carcharodon carcharias, nella riserva naturale di Dyer Island (Sud Africa)” . Ha conseguito anche un Dottorato in Scienze della Vita presso l'Università della Calabria sulla biologia ed ecologia di una popolazione di gattuccio minore nel Mediterraneo Centrale ed è ricercatrice e vice-coordinatrice del Centro Studi Squali di Massa Marittima (GR).
Synchiropus splendidus, meglio noto come pesce mandarino, è un pesce di acqua salata ed è tra le specie marine più colorate che esistano. Appartiene alla famiglia dei Callionymidae e la sua livrea è stupefacente: il colore di fondo del corpo va dal verde ramato all’arancione vivo, più intenso procedendo verso la pinna caudale e quella
Thalassoma pavo, meglio conosciuta come Donzella Pavonina, è tra i pesci più colorati che si possono osservare nel Mar Mediterraneo, specialmente nelle aree meridionali e nel Tirreno centrale. Appartenente alla famiglia dei Labridi, è una specie lessepsiana proveniente dal Mar Rosso e stabilizzatasi ormai da tempo nelle nostre acque. Predilige fondali costieri e ben illuminati
Fino al 2009, la manta di barriera corallina (Manta alfredi) è stata inclusa nella specie Manta birostris (manta gigante) e solo da pochi anni è stata riconosciuta come una specie separata. Le differenze sono tuttavia notevoli: la manta di barriera è distribuita nelle acque costiere tropicali dell’Indo-pacifico, ma vi sono segnalazioni anche nell’Atlantico orientale tropicale,
Il lago delle meduse a Palau (Micronesia) ospita migliaia di celenterati rimasti intrappolati in un bacino naturale dell’isola da quando l’oceano si è ritirato. Si sono evolute, nel corso dei millenni, nella specie Mastigias papua etpisoni e hanno perso le capacità urticanti, non dovendosi più difendere dai predatori. Sopravvivono in una relazione simbiontica con delle
Ho fatto della mia passione per il mare e per gli squali la mia vita. Ho conseguito due lauree con lode all’università della Sapienza di Roma in Scienze Naturali e del Mare concentrando tutte le mie energie sullo studio degli squali bianchi e degli squali dello Zambesi, in Sud Africa e altrove. Grazie ai miei
Non è bastata la filmografia de “lo squalo” di Steven Spielberg negli anni ‘70 a incutere il terrore per questi pesci nelle menti umane. Negli anni successivi tanti altri film hanno delineato la figura dello squalo come un vero e proprio divoratore di esseri umani, una macchina da guerra che, in ogni istante, si aggira
Un sistema sensoriale “a 5 stelle” L’olfatto, l’elettrorecezione e il sistema della linea laterale sono sensi particolarmente sviluppati negli squali: l’olfatto, grazie alla presenza di narici a coppa collegate al bulbo olfattivo, consente a questi animali la ricerca delle loro prede, di un compagno col quale riprodursi, delle aree di caccia, di riproduzione e di nursery durante
Big Four Gli squali sono stati etichettati sin dai tempi antichi come assassini dei mari; addirittura nell’antica Grecia Erodoto gli diede l’appellativo di Ketè (mostro marino), terminologia dalla quale deriva anche il nome “Cetaceo”. Fu Steven Spielberg che nel 1975 con l’uscita del film “Lo Squalo” creò definitivamente l’immagine di terrore che questo pesce ha
Come potremmo chiamare “verme” il fiore del Mare? Sembra sicuramente un’eresia… eppure gli Anellidi, il “gruppo” cui appartiene Serpula vermicularis, sono dei vermi che devono il loro nome alla presenza di tanti piccoli anellini tutti uguali tra loro lungo tutto il corpo, l’uno attaccato all’altro e in sequenza, un po’ come se fossero delle molle! È